La processionaria e i cani

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La processionaria è un lepidottero molto diffuso la cui pericolosità viene spesso sottovalutata. Oltre ad infestare pini, querce e altre specie botaniche comuni, infatti, i peli fortemente urticanti dell’insetto in stato larvale possono rappresentare una minaccia concreta anche per l’uomo e per molti animali.

In particolare, non tutti sanno che si tratta di un pericolo potenzialmente mortale per i cani: basta un semplice contatto per far insorgere problemi e sintomi di varia natura che, in mancanza di un intervento immediato, possono aggravarsi fino a minare seriamente la salute dell’animale.

Spesso, tuttavia, delle semplici precauzioni possono essere sufficienti a scongiurare il problema o, perlomeno, a contenerlo. In questo articolo analizzeremo il rapporto tra la processionaria e il cane, passando in rassegna sintomi, terapie e metodi preventivi.

Il contatto tra cane e processionaria

Animale curioso per natura, il cane è istintivamente portato a sondare attraverso l’olfatto gli ambienti circostanti, alla ricerca di tracce dei suoi simili e non solo. Se casualmente dovesse imbattersi in un esemplare di processionaria, sarà sufficiente che lo annusi o, peggio, ne ingerisca i peli urticanti per innescare un processo di reazione veloce e potenzialmente molto dannoso. Risulterà subito evidente un brusco cambio di comportamento dovuto al dolore e, nel giro di poco tempo, inizieranno a manifestarsi i sintomi fisici causati dall’avvelenamento.

Un cane entrato in contatto con il bruco della processionaria mostrerà dei sintomi evidenti e altamente allarmanti. Dapprima si riscontrerà un improvviso cambio di comportamento dell’animale, che apparirà vistosamente alterato e irrequieto. In breve tempo faranno la loro comparsa anche gli effetti fisici del contatto, una sintomatologia tanto varia quanto preoccupante che richiede un intervento mirato e repentino. I sintomi più comuni dell’avvelenamento da processionaria comprendono:

• salivazione eccessiva
• gonfiore della lingua
• grave infiammazione di bocca, esofago e stomaco
• necrosi della lingua e della mucosa
• febbre
• vomito e diarrea
• debolezza e mancanza di appetito

È evidente che siamo in presenza di una sintomatologia molto grave e potenzialmente letale. In mancanza di un intervento immediato, le condizioni tendono a peggiorare rapidamente: la lingua può arrivare a gonfiarsi a tal punto da portare al soffocamento e la necrosi può causare la perdita di porzioni di lingua o di naso. Per questo è fondamentale agire tempestivamente al fine di evitare un tracollo dello stato di salute del cane. Ciò, tuttavia, può risultare difficile a causa della scarsa specificità dei sintomi. La diagnosi, infatti, risulta abbastanza semplice solo se ci si accorge della presenza di processionarie, in caso contrario potrebbe essere complicato risalire alla radice del malessere.

Cosa fare in caso di avvelenamento da processionaria

In caso il vostro cane dovesse entrare in contatto con la processionaria, sarà necessario intervenire con estrema prontezza al fine di arginare il diffondersi dei sintomi. Si consiglia di prestare le prime cure sul posto e di rivolgersi nel minor tempo possibile a un veterinario, che saprà indicarvi i rimedi più indicati e la terapia da seguire.

Primo soccorso

È fondamentale prestare immediatamente soccorso all’animale al fine di allontanare la sostanza velenosa dal cavo orale e dalle altre zone infette. Sono sufficienti pochi accorgimenti per rallentare il diffondersi della sintomatologia in attesa dell’intervento di uno specialista. In particolare, è importante procedere con estrema velocità al lavaggio della bocca del cane e delle zone circostanti con una soluzione di acqua e bicarbonato. Si consiglia l’utilizzo di una siringa priva di ago e di un paio di guanti monouso in lattice, in modo da semplificare le operazioni e scongiurare un eventuale contagio.

Rimedi e cure mediche

Una volta ripulita la zona interessata, è bene evitare di perdere tempo e consultare immediatamente uno specialista. Esistono varie forme più o meno gravi di processionaria e il veterinario saprà consigliarvi i rimedi più adatti per ogni situazione. Nella maggior parte dei casi verrà intrapresa una terapia a base di cortisone.

Come prevenire il contatto con la processionaria

In presenza di nidi di processionaria, la legge italiana prevede l’obbligo di un intervento mirato a estirpare l’infestazione. Un simile intervento è utile al fine di preservare le specie botaniche colpite ed evitare contatti indesiderati.

Inoltre, soprattutto nel periodo di maggior diffusione delle larve (che va indicativamente da aprile a giugno e interessa principalmente orari crepuscolari e notturni), è consigliabile prestare la massima attenzione durante le passeggiate. Si suggerisce di controllare i movimenti del cane per evitare che metta il muso in luoghi potenzialmente pericolosi o di utilizzare una museruola, strumento efficace per evitare il contatto tra bocca e terreno.

Ultima modifica: marzo 3, 2017

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